Nelle case più povere, il mobilio si limitava ad alcune panche, un baule in legno, e stuoie con un poggiatesta per dormire. Nemmeno le dimore signorili, tuttavia, richiedevano un arredamento complesso. La cucina disponeva di solito di un braciere, di un forno in muratura e di ceste e orci per contenere le vivande. Ma neanche il soggiorno aveva un mobilio elaborato. Gli egizi infatti non amavano le grandi tavolate; si mangiava seduti su stuoie, apparecchiando su tavolini bassi per una sola persona o al massimo due. Più elaborati erano i seggi, riservati ai funzionari nell’atto di svolgere le loro funzioni o ai personaggi di rango quando davano udienze. Sono noti sia sedili pieghevoli senza spalliera, dalle gambe a X, sia veri e propri troni con spalliera e braccioli. Gli esemplari di maggior pregio, come quelli rinvenuti nelle tombe regali, erano realizzati in legno raffinatamente sagomato, con intarsi in oro e pietre preziose. Altrettanto importante era il letto, sostenuto da un telaio in legno e cuoio e fornito di poggiatesta. Quest’oggetto era formato da due gambe a X o da un unico stelo che sosteneva un piano incurvato su cui si poggiava la testa per dormire. Nonostante l’apparente scomodità, il numero di tali oggetti in tutti i musei attesta che erano molto graditi dagli antichi egiziani. Cofanetti e bauli contenevano gli abiti e gli oggetti da toilette.